Chi Siamo.

Unitre di Spoleto

Terza età, da forza lavoro a forza cultura di Irma Maria Re Presidente Nazionale Unitre

Ogni uomo possiede energie per sviluppare un lavoro creativo”. Credo che ogni uomo riveli se stesso e ogni parte del suo rivelarsi sia arte. Molti uomini nel campo delle lettere, delle scienze, delle arti, hanno dato il meglio negli anni della maturità e molti capolavori sono stati creati oltre i 70 anni.
L’UNITRE ha sempre considerato la Terza Età come una delle risorse della società, è importante che la persona, nel momento in cui esce dal ciclo produttivo, continui a operare nella società, trasformando la sua forza da “forza lavoro” a “forza cultura”.

Occorre ri‑progettare il proprio tempo e le proprie energie

Se c’è un progetto, se è orientata verso il futuro la persona potrà far valere il peso dell’esperienza, della saggezza, del buon senso, in quanto memoria e tradizioni, cultura e umanità sono i pilastri del rinnovamento dell’agire della Terza Età nella società attuale.
Una persona può essere biologicamente vecchia ma, al contempo, essere mentalmente giovane e socialmente attiva e, come è sancito nella “Carta Europea dei Diritti Sociali delle Persone Anziane”, ha diritto a una esistenza fisica, sociale, economica, culturale; ha diritto ad accedere a tutte le informazioni scritte e verbali, a trasmettere le proprie esperienze e a dimostrare le proprie capacità.
Rendere le persone della terza età protagoniste, questo è l’obiettivo per il quale l’UNITRE è diventata un Progetto di vita.

Come è nata UNITRE

Ricorda quei vecchi film western dove i pionieri correvano sul loro carro, per accaparrarsi un pezzo di terra su cui costruire una fattoria e fondare la vita? Il carro era carico delle loro povere cose e sovente, prima di arrivare alla meta, attraversavano deserti, sopravvivevano agli attacchi dei banditi e degli indiani, ai morsi dei serpenti e alla scarsità di cibo. Ma nell’ultima scena la famiglia, riunita nel portico della fattoria di legno, volgeva lo sguardo felice al grano già alto che si stagliava contro il sole del tramonto …

Siete stati anche voi pionieri

Eravamo un gruppo di volontari ben determinati a portare avanti il nostro Progetto di Vita. Fu così che nel 1975 fu fondata a Torino la prima Università della Terza Età italiana.
Armati di buona speranza e contando quasi esclusivamente sulle nostre capacità, abbiamo colonizzato il nuovo mondo diffondendo un cultura innovativa!
Eravamo ben consapevoli della voglia di crescita culturale nelle persone delle Tre Età e in particolare degli anziani, del bisogno di ritrovarsi e di socializzare anche attraverso iniziative educative e formative. I nostri obiettivi erano, e possiamo confermarli tutt’ora:
• permettere ai non più giovani di gioire per la possibilità di usufruire di una educazione permanente, ricorrente e rinnovata;
• permettere loro di riscoprire nuovi ruoli;
• riempire di contenuti il loro tempo libero ritrovato;
• favorire l’invecchiare bene e il vivere meglio offrendo stimoli intellettuali;
• sanare l’ingiustizia fatta a chi non ha potuto accedere alla cultura nella verde età;
• contribuire allo studio e alla ricerca sulle tematiche della terza età;
• promuovere un’azione di prevenzione e di informazione.

A quei tempi non avevamo modelli validati cui rifarci se non alcune proposte similari avviate a Tolosa nel 1973, così, per tutte le fasi iniziali di sperimentazione, di ricerca del consenso, di lotta per la conquista del territorio e di una legittimazione, abbiamo ovviato alla carenza dei mezzi e delle conoscenze specifiche con lo spirito di iniziativa e l’inventiva.
Furono, infatti, in pochi a credere che un’iniziativa così originale e innovativa potesse andare avanti. Ma la determinazione dei “pionieri fondatori”, l’entusiasmo degli studenti e la dedizione dei docenti hanno decretato il successo dell’Università siglata UNITRE, oggi conosciuta e apprezzata in tutto il mondo.

Dopo Torino le sedi nazionali e l’Associazione

Ben presto, dopo la fondazione a Torino, in alcuni comuni del Piemonte si costituirono comitati promotori che richiesero di aprire nuove sedi con richiami alla didattica realizzata in sede. Richieste analoghe cominciarono a pervenire dalle altre regioni, ponendo le basi per un’esperienza e una diffusione su tutto il territorio nazionale. Divenne, così, urgente trovare il modo di mantenere le regole e allo stesso tempo risolvere il problema del raccordo, della comunicazione e del confronto periodico tra le varie sedi.
A tale scopo fu fondata nel 1982 l’Associazione Nazionale delle Università della Terza Età siglate UNITRE – Università delle Tre Età che assunse il compito di organizzare momenti di incontro a livello nazionale e regionale, di supportare e sostenere il contatto dialogico tra la base e la realtà internazionale.

La filosofia dell’Associazione è espressa anche nel logo

Il logo della UNITRE ne sintetizza la caratterizzazione intergenerazionale. È composto da una “U” stilizzata, affiancata dalla lettera “E” e dalla cifra romana “III” che stanno a significare: Universalità, Umanità, Umiltà e Unione di Tre Età.
UNITRE è Università delle Tre Età in quanto non si vuole ghettizzare la terza ma porre l’accento sull’uomo di tutte le età.

Oggi, a distanza di 35 anni

UNITRE comprende 320 sedi sul territorio nazionale, di cui 78 in Piemonte. Poi ci sono le sedi all’estero, in Svizzera e in Argentina, e continuiamo ad avere richieste di nuove aperture per gli italiani nel mondo. Nonostante questo la strada da percorrere è ancora lunga, difficile e non tracciata. Forse, ancora oggi, non è neppure immaginabile in tutta la sua portata e articolazione.

Per raccontare gli inizi dell’UNITRE si sono ricordati i film western e le corse dei pionieri.
Per raccontare il mio incontro con Irma Maria Re ho pensato a “Fiori d’acciaio” un film di Herbert Ross interpretato da Shirley MacLaine.
Irma Maria Re, dalla figura esile, dai bei lineamenti delicati, sempre elegante, ma con un animo indistruttibile, una volontà ferrea, una strenua resistenza al lavoro, duro e impegnativo che la vede partecipare a convegni, concedere interviste, intraprendere viaggi presso tutte le sedi nazionali e internazionali per diffondere e portare avanti i valori e l’attività dell’UNITRE. Un grande esempio per tutte le persone delle Tre Età che vogliono progettare la loro vita e per me, che ho avuto il piacere di conoscerla un poco di più nel corso di questo incontro.

ASSOCIAZIONE NAZIONALE DELLE UNIVERSITA’ DELLA TERZA ETA’
SIGLATA UNITRE – UNIVERSITA’ DELLE TRE ETA’

L’UNITRE non ha fini di lucro.
È volontaria e gratuita l’attività dei docenti, dei coordinatori e degli assistenti dei corsi, dei membri del Consiglio Direttivo e delle segreterie, nonché di tutti i soci che intendono collaborare attivamente alla realizzazione di iniziative.

320 sedi sul territorio nazionale, di cui 78 in Piemonte.
Sedi per gli italiani all’estero in Svizzera, a Basilea, Berna, Lucerna, Winterthur, Zurigo e in Argentina a Buenos Aires.

L’Associazione ha lo scopo di educare, formare, informare, fare prevenzione nell’ottica di una educazione permanente, ricorrente e rinnovata e di un invecchiamento attivo, promuovere la ricerca, aprirsi al sociale e al territorio, operare un confronto e una sintesi tra le culture delle precedenti generazioni e quella attuale, al fine di realizzare una “Accademia di Umanità” che evidenzi “l’Essere oltre il Sapere”.

Attraverso le sedi locali associate si propone di:
a) contribuire alla formazione culturale e sociale degli Associati, mediante l’attivazione di incontri, corsi e laboratori su argomenti specifici e la realizzazione di altre attività affini, predisponendo e attuando iniziative concrete;
b) sviluppare attività organizzate di volontariato, di promozione sociale nonché ricreative e assistenziali promosse dagli Associati di ogni sede attraverso l’Accademia di Umanità e rivolte alle persone e al servizio del territorio.

Segreteria Nazionale
Corso Francia 5 – 10138 Torino
Tel. 011.4337594 – fax 011.4349633
unitre@unitre.net Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.
www.unitre.net

L’UNITRE Nazionale fa parte delle seguenti organizzazioni internazionali:
AIUTA – Association Internationale des Universités du Troisième Age – www.aiuta.org
FIAPA – Fédération Internationale des Associations de Personnes Agées – www.fiapa.org
IEIAS – Istituto Europeo Interuniversitario di Azione Sociale, con sede a Marcinelle (Charleroi – Belgio)
AGE – Piattaforma Europea degli Anziani – www.age‑platform.org